Le ulcere gastriche sono una condizione molto comune nei cavalli (con una prevalenza stimata tra il 50 e il 90%), soprattutto in quelli sportivi o sottoposti a stress frequente (Young, 2019). L'anatomia specifica dello stomaco del cavallo, unita a fattori alimentari, comportamentali e ambientali, rende questi animali vulnerabili allo sviluppo di questa patologia. Fortunatamente, negli ultimi anni si sta porgendo particolare attenzione alla prevenzione e alla diagnosi precoce, così come all’utilizzo di rimedi alternativi per il trattamento dell’ulcera peptica.
In questo articolo, trecceremo una panoramica sulle ulcere gastriche nei cavalli, con un focus sull'uso dell'aloe vera come supporto terapeutico e preventivo.
Anatomia dello stomaco del cavallo e sviluppo delle ulcere peptiche:
Lo stomaco del cavallo, organo relativamente piccolo, è rivestito internamente da due porzioni di mucosa: la mucosa ghiandolare e la mucosa non ghiandolare, divise da una banda di transizione detta “margo plicatus”. La mucosa non ghiandolare, che riveste la parte superiore dello stomaco, è particolarmente vulnerabile agli acidi gastrici, poiché non è protetta dalla secrezione di muco e bicarbonato come avviene nella mucosa ghiandolare (Ellis, 2020). Le ulcere gastriche nei cavalli sono causate principalmente da un’ipersecrezione di acido causata, nella maggior parte dei casi, da una gestione inadeguata dell’esercizio e della dieta, dallo stress e/o da un utilizzo incontrollato di Antinfiammatori Non Steroidei (FANS). La condizione è prevalente nei cavalli atleti, che sono sottoposti a un elevato livello di stress fisico e psicologico.
Le ulcere gastriche si formano più frequentemente nella regione della mucosa non ghiandolare e sono generalmente classificate in quattro gradi di severità sulla base della localizzazione anatomica e l’estensione. Il primo grado è caratterizzato da cambi ipercheratotici della mucosa, ove però vi è assenza di erosione; il secondo grado si presenta con piccole ulcerazioni singole o multiple lungo la mucosa; il terzo grado, invece, si contraddistingue per le grandi dimensioni delle ulcere, che possono essere singole, multiple o addirittura estese ad un’ampia porzione della mucosa. In fine, quando le ulcere sono profonde e/o sanguinanti, si definiscono di grado 4 (Sykes et al, 2015).
Diagnosi
La tecnica ‘gold standard’ per la diagnosi di ulcere gastriche nei cavalli è la gastroscopia, che consente di osservare direttamente le lesioni nella mucosa. Tuttavia, vi sono alcuni campanelli d’allarme di presenza di ulcera, più o meno aspecifici. Sebbene i segni clinici associati non siano sempre presenti (sono strettamente correlati con il grado di ulcerazione e la sensibilità del singolo individuo), sappiamo che quelli più comuni sono:
- Riduzione dell'appetito
- Coliche occasionali o ricorrenti
- Nervosismo e irrequietezza (es: il proprietario riferisce comportamenti aggressivi quando stringe il sottopancia)
- Perdita di peso, nonostante un’alimentazione adeguata (Young, 2019).
Qualora uno o più di questi segni dovessero essere presenti, è bene rivolgersi al proprio veterinario, che valuterà la condizione fisica del cavallo; la diagnosi precoce è fondamentale per evitare che eventuali ulcere evolvano in forme più gravi, che possono causare dolore, compromettere la salute dell’animale, così come le prestazioni sportive.
Trattamento e prevenzione
Il trattamento e la prevenzione delle ulcere gastriche nei cavalli si basano su:
· Soppressione/gestione di eventuali fattori stressanti
- Trattamenti farmacologici
- Gestione nutrizionale
- Riduzione Farmaci Antinfiammatori Non Steroidei (FANS
1 - Gestione dell’individuo e stressors
È di fondamentale importanza valutare se nella gestione quotidiana dell’animale vi sono particolari fattori stressogeni (es. presenza di altri animali dominanti nello stesso spazio vitale dell’individuo o, al contrario, assenza completa di altri individui con cui interagire; troppe ore di lavoro; trasporti frequenti; scarso o nullo accesso all’aria aperta…). Altrettanto importante è evitare di far lavorare l’animale a stomaco vuoto: per evitare che i succhi gastrici danneggino la mucosa non ghiandolare durante il lavoro a causa del movimento verso l’alto, è fortemente consigliato somministrare prima del lavoro foraggio di buona qualità (NON mangime concentrato che, al contrario, aumenta la secrezione acida). Di cruciale importanza è anche la frequenza con cui viene somministrato il fieno che, in situazioni ideali, dovrebbe essere a disposizione dell’animale H24.
2 - Farmaci
Inibitori della pompa protonica (IPP) come l'omeprazolo, sono i farmaci di riferimento nel trattamento delle ulcere gastriche nei cavalli. Questi farmaci riducono la secrezione di acido gastrico attraverso l’inibizione dell’enzima H+/K+ ATPasi, favorendo la guarigione della mucosa danneggiata;
- Antiacidi (Bicarbonato di Sodio, Idrossido di Alluminio, Idrossido di Magnesio, Sodio Alginato) che agiscono sulla secrezione acida con effetto “tampone”;
- Antagonisti dei recettori H2 (come ranitidina e cimetidina), impediscono il legame dell’istamina con I suoi recettori a livello gastrico, inibendo così la produzione di acido gastrico;
- Protettori della mucosa (Sucralfato): agiscono meccanicamente creando un film protettivo sulla mucosa danneggiata, proteggendola dagli acidi gastrici.
3 - Modifiche nutrizionali
Una dieta ricca di fibra, che prevede alimentazioni frequenti e abbondanti di fieno, è essenziale per proteggere la mucosa gastrica. La fibra stimola la produzione di saliva, che neutralizza gli acidi gastrici e aiuta a mantenere un pH equilibrato. Altrettanto importante è non somministrare eccessive quantità di concentrati, soprattutto se non preceduti da somministrazione di fieno.
3 - Riduzione FANS
Gli antinfiammatori non steroidei più utilizzati nei cavalli sono inibitori non selettivi della ciclossigenasi (COX 1 e 2), un enzima coinvolto nella sintesi delle prostaglandine, molecule partecipi in numerosi processi fisiologici, tra cui la protezione della mucosa gastrica. L’inibizione della COX 1, pertanto, inibisce la produzione di prostaglandine, andando ad esporre lo stomaco ad irritazioni che possono provocare la comparsa di ulcere peptiche. Restringere l’uso dei FANS a circostanze limitate, quindi, è di fondamentale importanza (Van den Boom, 2022).
Utilizzo dell’Aloe Vera nel trattamento
e prevenzione delle ulcere gastriche
Negli ultimi anni si è parlato abbondantemente delle proprietà benefiche dell’Aloe vera . Ma allora, che ruolo ha questa tanto famigerata pianta nell’apparato gastroenterico del cavallo?
Ci sono diversi componenti dell’aloe che sono benefici per la salute dell’apparato digerente, tra questi spiccano i polisaccaridi solubili, che sono grandi composti simili a gel, costituiti da molecole di zucchero. Il polisaccaride più studiato in questo meccanismo è l’acemanno: un polisaccaride che in vari studi ha dimostrato di supportare la guarigione delle ferite, stimolando le cellule del sistema immunitario ad accelerare i processi di guarigione.
Il ruolo dell’acemanno, però, non termina qui: è stato studiato anche il suo meccanismo di protezione dalle infezioni, in quanto si lega ai macrofagi (globuli bianchi), rimuovendo eventuali agenti patogeni. Inoltre, a contatto con le cellule che rivestono il tratto digestivo, l’acemanno può migliorare l’assorbimento del calcio nelle cellule, ove gli ioni calcio sono importanti per l’attivazione delle cellule staminali, necessarie per sostituire il tessuto danneggiato.
Come menzionato precedentemente, si sa che le prostaglandine hanno un ruolo importante nella protezione e riparazione della mucosa gastrica, di fatti l’aloe vera, attraverso l’acemanno, ha anche un’azione sulla prostaglandina E2, coinvolta esattamente in questo meccanismo di riparazione, secondo il seguente meccanismo d’azione: l’acemannano induce l’espressione del fattore di crescita dell’endotelio vascolare (VEGF), importante per il mantenimento dei vasi sanguigni che apportano nutrienti all’area interessata e rimuovono i prodotti di scarto; questo fattore di crescita aumenta anche la produzione di prostaglandina E2 che, come già menzionato, promuove la guarigione dell'ulcera gastrica.
Altri effetti benefici dell’aloe vera non direttamente correlati con l’ulcera gastrica (ma che influiscono indirettamente su di essa) sono apportati dalle sue attività antiossidanti, antimicrobiche e prebiotiche (Darani, 2022).
Conclusioni
Le ulcere gastriche sono un problema significativo per i cavalli, ma possono essere trattate efficacemente con una combinazione di farmaci, modifiche alimentari e supporti naturali come l’aloe vera. Quest'ultima offre un'alternativa interessante per il trattamento complementare delle ulcere gastriche, grazie alle sue proprietà cicatrizzanti e protettive. È fondamentale, tuttavia, che il trattamento sia supervisionato da un veterinario esperto, per garantire la sicurezza e l’efficacia del trattamento.
A cura di:
Anna De Leo Ratti • Medico Veterinario
BIBLIOGRAFIA:
Darani, P. (2022). Aloe vera for gastric ulcers in horses. Does it really work? https://madbarn.com/aloe-vera-for-horses-with-ulcers/?srsltid=AfmBOoo1zs1lrXSfOFbspVfNlq9SIuw2AYVoJC0VirWyBz4OhEwhVmvI
Ellis, C. (2020). Gastroscopy. Horse & Pony magazine.
Sykes, B. W., Hewetson, M., Hepburn, R. J., Luthersson, N., & Tamzali, Y. (2015). Equine Gastric Ulcer Syndrome in Adult Horses. Wiley. 10.1111/jvim.13578
Van Den Boom, R. (2022). Equine gastric ulcer syndrome in adult horses. The Veterinary Journal, 283-28410.1016/j.tvjl.2022.105830
Young, A. (2019). Equine Gastric Ulcer Syndrome. https://ceh.vetmed.ucdavis.edu/health-topics/equine-gastric-ulcer-syndrome.